Chi sono

Biografia

Giovane, creativo, perennemente affascinato dalla magia del mestiere di sarto: così si presenta Gianfranco Orrù, una delle firme più apprezzate della sartoria artigiana in Sardegna.

Una piccolissima impresa, anzi una one-person enterprise, che con tanto impegno e tanto lavoro è riuscita a far accendere su Cagliari i riflettori della moda.

Da ragazzo amava fermarsi a chiacchierare con il sarto della sua famiglia, Pietro Demurtas, uno dei più bravi a Cagliari.

Chiacchiere amichevoli e piacevoli, incontri con i veri personaggi del periodo, come il famoso cestista italo-argentino Carlos Ferello e i suoi compagni della mitica Brill negli anni d’oro. Un ambiente capace  di catturare la sua attenzione sugli aspetti più affascinanti di un mestiere divenuto oggi sempre più raro.

A quattordici anni prende la decisione di iniziare un apprendistato in bottega. La passione per questo mestiere non era ancora ben definita, nascerà e si consoliderà solo col tempo.

Anche il sogno di portare i suoi abiti sulle passerelle internazionali era realmente molto lontano. C’era però l’invito cortese del bravo sarto di famiglia, eccezionale talent scout, che aveva saputo intuire, già da allora, le potenzialità di un giovane brillante.

L’apprendistato, con i suoi cinque anni intensi e  ricchi di fruttuosi insegnamenti, ha costituito certamente il più valido fondamento sul quale poggiare l’attività per la vita. Ma per arrivare in alto  non si può prescindere da una seria formazione che integri  la preparazione acquisita sul campo.

gianfranco orrù sartoria su misura

Carriera

​​La grande popolarità arriva solo nel 1996 quando Gianfranco Orrù diventa sarto Numero Uno d’Italia nel programma di successo condotto da Pippo Baudo su Rai Uno: una gara fra concorrenti che appartengono alla stessa categoria professionale alla ricerca del migliore. A sceglierlo è il pubblico a casa attraverso il televoto. Ma in televisione le capacità di chi sa fare bene il suo mestiere contano solo in parte. Si valuta la presenza, la personalità, l’emotività, la simpatia e la capacità di catturare lo sguardo dei telespettatori più distratti. Gianfranco Orrù vince anche per questo, guadagnando ben oltre il premio televisivo.

Sul piano professionale il riconoscimento che premia realmente la sua lunga preparazione e il suo talento arriva nel 1998 con le “Forbici d’oro” e l’ingresso nell’Accademia nazionale dei sartori. Vincere questo concorso significa essere riconosciuti come sarti artigiani capaci di mettere meglio in risalto lo stile, la capacità tecnica, l’estro creativo e il rigore formale della sartoria su misura.

E’ un premio nato con l’obiettivo di mantenere alto il prestigio del sarto italiano nel mondo e di  richiamare l’attenzione del pubblico sull’ottima qualità dei prodotti della sartoria artigiana, oltre che promuovere il mestiere tra i giovani, stimolandoli ed accompagnandoli perché possano  affermarsi nel settore.

Gianfranco Orrù è molto legato all’Accademia nazionale dei sartori. E’ stato il primo sarto sardo a conquistare l’ambito premio delle forbici d’oro. Ora è anche componente del Consiglio Nazionale.

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Stile

La formazione ricevuta e la personalità dei suoi maestri hanno influito molto sul carattere di questo artigiano che ama la sana competizione.

In essa crede si nasconda uno strumento potente, capace di stimolare la voglia di migliorarsi attraverso il confronto con altre persone dello stesso mestiere e con le altre realtà.

Per questa ragione partecipa assiduamente ai Congressi mondiali del settore. Nel 2001 è a Parigi e  nel 2007 a Taipei- Taiwan.

Ovunque vada porta lo stile italiano e l’alto livello della produzione artigiana.

«Sono occasioni importanti che danno molto prestigio – dice Gianfranco Orrù – mi arricchiscono e mi caricano di entusiasmo poiché consentono ai miei abiti di sfilare sulle passerelle di tutto il mondo”.

La prima caratteristica dei prodotti sartoriali è sicuramente il rapporto col cliente e con i suoi desideri che vengono interpretati e realizzati prima dell’acquisto. La lavorazione di un capo realizzato su misura inizia con la descrizione del cliente del tipo di abito di cui si necessita, seguito dalla scelta della stoffa e dei colori, a seconda del genere di abito, ad esempio che si tratti di un abito da cerimonia o da sera. Si prosegue con la definizione del modello in base alle misure della conformazione corporea del cliente.

Successivamente si crea un cartamodello, si disegna quindi sulla stoffa la linea dell’abito per proseguire con il taglio sartoriale, che avverrà poggiando la carta sulla stoffa. In seguito all’assemblaggio si effettuerà la prima prova col cliente.

Per ultimare la lavorazione si apportano le correzioni necessarie e si procede con la cucitura, la stiratura e l’applicazione di bottoni.

A questo punto il capo è pronto per il collaudo finale e già si presenta con le qualità di eleganza e vestibilità irripetibili che solo un capo di alta sartoria può avere.

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Collaborazioni

Le collaborazioni hanno sempre avuto un ruolo importante nell’attività di Gianfranco Orrù.

Una delle più affascinanti è stata la fondazione e commercializzazione del marchio OcchialinobiancO con le socie Cecilia Paolone e Cristina Vacca conclusasi nel 2008.

L’intento di costruire importanti collaborazioni anima, in parte, l’entusiastica partecipazione di Gianfranco Orrù al programma integrato di innovazione elaborato da Sardegna Ricerche, dal titolo “Abbigliamento tra modernità e tradizione”, nel quale sono coinvolte 28 organizzazioni.

L’ente che supporta la Regione Sardegna nelle politiche e negli interventi per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico intende valorizzare il ricco patrimonio di tradizioni nella confezione degli abiti e nella realizzazione degli accessori, per arrivare poi a studiare una nuova linea di abbigliamento Made in Sardinia che avrà la peculiarità di coniugare l’arte antica del confezionamento e dell’utilizzo dei tessuti con i gusti espressi dal mercato moderno.

La valorizzazione e l’innovazione sono le azioni chiave di questo programma che prevede anche la realizzazione di un marchio collettivo che raggruppi e identifichi  i nuovi modelli, realizzati nell’ottica della valorizzazione dei costumi tradizionali della nostra Regione.

«Coniugare l’innovazione e la tradizione  è importante – dice Gianfranco Orrù – ciò che più mi affascina di questo progetto è l’idea di creare delle collezioni che si rivolgano principalmente al mercato estero. Sto lavorando, in particolare, sulla gabbanella tipica sarda che sto rileggendo in chiave moderna anche con l’utilizzo di materiali innovativi. Certo nel settore maschile coniugare innovazione e tradizione è più difficile che in quello femminile, ma il progetto di Sardegna Ricerche è comunque molto valido e costituisce un’ottima occasione per dare visibilità alle aziende sarde del settore.»

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